
Cheratina per capelli: come funziona, perché provarla e quanto dura
Cheratina per capelli: come funziona, perché provarla e quanto dura
La cheratina è una proteina fondamentale per la bellezza dei capelli.
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La cheratina non è solo lisciante
«Gli stiraggi non si effettuano con la cheratina, ma con l’acido iossidico: il fatto che vengano definiti “alla cheratina“ è soprattutto un errore. Le stirature lavorano con Ph diversi, che fino a pochi anni fa tendevano a danneggiare la struttura del capello».
Cosa fa la cheratina
Cosa fa davvero cheratina? «Ha un impatto solo esterno sul capello, chiude le cuticole della superficie, schiacciandole, in modo tale che non assorbano l’umidità. Il risultato sono capelli setosi e disciplinati». Questo significa che non va a modificare la struttura e la tipologia.
«Si può quindi applicare anche su un riccio, evitando lo step della piastra: in questo modo, il riccio crespo o molto secco diventerà più levigato, senza perdere la propria natura».
Come funziona il trattamento, step by step
Nei saloni il trattamento lisciante si chiama Smoothing System ed è a base di tensioattivi di origine vegetale, in quattro passaggi.
«Il primo è lo shampoo, poi si applica un prodotto cheratinizzante e lucidante in spray, si risciacqua, e infine si procede con il cosiddetto lisciante, in posa dai 20 minuti ai 50, in base alla tipologia del capello da trattare».
Dopo l’asciugatura «si passa la piastra, con un calore che può variare dai 170 gradi ai 200-210. Si insiste più volte sulle stesse ciocche, da un minimo di 5 a un massimo di 12 applicazioni. In questa fase il prodotto viene sciolto dal calore, e rende il capello più liscio e levigato».
L’ultimo step «è una maschera levigante e addolcente, in posa 5-10 minuti». Lo Smoothing System si può fare su tutti i tipi di capelli, anche quelli schiariti e decolorati, l’unica accortezza, in questo caso, è quella di effettuare meno passaggi con la piastra, e a temperatura più bassa».
Quanto dura
La durata? Dipende dai lavaggi. «Ecco perché a casa bisogna detergere i capelli con prodotti senza Sles, per non consumare la cuticola esterna e combinare una maschera disciplinante».
La variante fast, effetto filler
La cheratina può anche essere declinata in trattamenti ristrutturanti fast, come il Ricostruzione Framesi, fatto di tre passaggi. Uno shampoo delicato a ph acido senza solfati, a cui segue un filler, che è un fluido a base di cheratina, acido ialuronico, Vitamine E e B5. Si applica su tutti i capelli, specie se sono fragili, si spezzano e non tengono la piega perché atoni.
Dopo l’applicazione del fluido si procede con l’asciugatura sotto al casco, per permettere alle proteine che sono nel prodotto di asciugarsi e di sprigionare tutto il loro potenziale. Dopo 20 minuti di posa si risciacqua e si procede con una maschera ricca e idratante, 10 minuti in posa, per completare il ciclo di trattamento».
Ogni quanto ripetere il trattamento?
«Su un capello sano, una volta al mese, se il capello è sfruttato ogni 15 giorni, se invece la situazione è molto compromessa una volta alla settimana. I capelli si ricostituiscono, perché gli attivi utilizzati lavorano all’interno della struttura, e non si spezzano più. Dopo sei settimane si passa da un capello molto rovinato a uno più sano».
Come funziona la vegetale
La cheratina vegetale o biomimetica agisce dove esistono delle mancanze strutturali, ricostruendole. «Il capello, integro nella sua natura, risulta più sano, lucido, elastico, morbido e facile da lavorare, specie se fragilizzato e se tende a spezzarsi con facilità. La cheratina ricostruttiva chiude e sigilla le lacerazioni, non solo quelle più esterne, al livello della cuticola, ma più profonde, nella corteccia».
«Se i capelli sono molto rovinati si procede con una crema lavante, più delicata e priva di tensioattivi rispetto a uno shampoo. Applicata su radici, lunghezze e punte, deterge senza nessun tipo di danno e stress. Poi si passa alla maschera, a base di sostanze nutrienti».
L’ultimo step, invece, prevede una crema da applicare giornalmente anche a casa, la Crema d’Eccezione, che dà sostegno al capello. «In questo modo, si continua a dare nutrimento che consente al film idrolipidico di riformarsi. Il trattamento, poi, è un termoprotettore, proteggendo i capelli anche da piastre meno professionali, che raggiungono temperature molto alte, oltre i 220 gradi».
La cheratina botanica: super idratante
A differenza di quella biomimetica, la botanica contiene anche acido ialuronico, e ha il potere di trattenere l’acqua ed è termoattiva. Vuol dire che a contatto con il calore le sostanze che la compongono riescono ad entrare nel capello, con risultati più performanti. La scelta dell’una o dell’altra dipende dal quanto il capello è rovinato.
Biomimetica o vegetale?
La botanica è la scelta giusta per un capello molto secco e grosso, mentre su un capello normale e non troppo rovinato va bene la biomimetica. A casa, in entrambi i casi, bisogna alternare crema lavante e oli, shampoo e maschera.
Controindicazioni? Nessuna
Questo tipi di trattamento alla cheratina non ha nessuna controindicazione ed è ideale prima di partire per le vacanze. «Sole, salsedine e cloro, a lungo andare, possono danneggiare anche un capello sano, ancor di più un capello già fragilizzato. Ecco perché un trattamento “riempitivo” può fare la differenza ed evitare di avere capelli ancor più rovinati al ritorno dalle vacanze».